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2003 |
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GUIDA ILLUSTRATA ALL'IRRIGAZIONE DEL PICCOLO SPAZIO VERDE |
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Progettiamo e realizziamo l’impianto
irriguo di una piccola azienda familiare |
Il problema dell’irrigazione è molto sentito dagli
agricoltori part-time che nei loro piccoli poderi coltivano un
po’ di tutto allo scopo di soddisfare il fabbisogno della
famiglia, perché anche nei piccoli appezzamenti l’irrigazione
è necessaria per assicurare produzioni di qualità. E occorre
tener conto che gli ortaggi, le piante da frutto, la vite, i
seminativi, ecc., hanno esigenze irrigue diverse.
Spesso le aziende sono dotate di sistemi vecchi e non più
efficienti, talvolta irrazionali o parziali. Dotarsi di un
efficiente impianto di irrigazione diventa perciò
indispensabile, considerando che nel periodo estivo le piogge,
specie nel centro-sud d’Italia, sono sempre molto scarse.
L’azienda familiare è quasi sempre condotta part-time
direttamente dal proprietario e quindi un impianto
d’irrigazione razionale consente un grande risparmio di tempo
e permette di fornire la giusta quantità di acqua ad ogni
coltura.
Con questa Guida illustrata vogliamo fornire dei suggerimenti
pratici per realizzare un impianto di irrigazione nelle aziende
di piccole dimensioni, ed in particolare per quelle case di
campagna che hanno un giardino, un orto, un piccolo frutteto ed
un vigneto per l’autoconsumo familiare.
Zone da irrigare
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m²
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Zona giardino 14x17,5 m
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245
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Zona orto 15x7,5 m
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112,5
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Zona per colture
a pieno campo 30x36 m
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1.080
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Zona frutteto:
tre filari di alberi da frutto misti
(distanze di impianto 5x5 m)
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299
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Zona vigneto:
filari di piante allevate a spalliera,
interfilare di 3 m
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240
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Totale superficie da irrigare
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1.976,5
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La scelta del sistema di irrigazione
Occorre trovare una soluzione che soddisfi insieme le
necessità di giardino, terrazzo, orto, campo frutteto e vigneto
Per raggiungere il nostro scopo prenderemo in esame un’azienda
familiare-tipo, caratterizzata da appezzamenti con colture molto
differenziate: una zona giardino, un terrazzo, un orto, una zona
con coltivazioni a pieno campo, un frutteto e un vigneto.
Esamineremo nei loro aspetti costruttivi i sistemi irrigui
migliori che si possono adottare per l’irrigazione in aziende
di tali dimensioni e colture.
Prenderemo in considerazione essenzialmente gli aspetti pratici
dell’installazione dei singoli impianti, rimandando per
l’approfondimento teorico a pubblicazioni specializzate.
Analizzeremo le varie possibilità di irrigazione per ogni
singola zona colturale, scegliendo il sistema irriguo ritenuto
più idoneo per il caso particolare e indicando per esso le
modalità essenziali per la progettazione e l’installazione.
L’azienda scelta come esempio ha una superficie complessiva di
2.437 metri quadrati, di cui 1.976,5 destinati a coltivazioni da
irrigare, suddivisi come indicato nella pagina precedente.
Si suppone di prelevare l’acqua da una canaletta consortile o
da un canale che scorre lungo un lato della proprietà.
L’impianto previsto sarà di tipo automatico con una pompa
elettrica che preleva l’acqua dalla canaletta consortile.
Una tubazione principale di adduzione porterà l’acqua alle
varie zone da irrigare, per ciascuna delle quali sarà previsto
un impianto specifico.
Prospetto dell’azienda presa in esame |
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Legenda. Questa è la piccola azienda
che intendiamo irrigare:
si notino le diverse parti destinate a orto (1),
vigneto (2), frutteto (3) e campo (4) (per
l’autoconsumo familiare), oltre al giardino (5) e al
terrazzo fiorito (6) |
La qualità delle acque di irrigazione
Il problema dell’inquinamento delle acque implica la
necessità di una verifica periodica delle loro
caratteristiche attraverso un’accurata analisi chimica
Qualsiasi sia la fonte di approvvigionamento, la qualità
dell’acqua irrigua è il primo problema da affrontare. Nel
nostro caso si tratta di acqua di scorrimento superficiale;
questa è da considerarsi tra le migliori acque per
l’irrigazione in quanto è ricca di sostanze concimanti;
inoltre è caratterizzata da temperatura più elevata rispetto a
quella prelevata da un pozzo o proveniente da falda sotterranea.
I problemi di inquinamento sono però molto diffusi ed è bene
perciò accertarsi periodicamente della qualità delle acque,
portando dei campioni ad un laboratorio di analisi (ve ne sono
in ogni città, cercate nelle Pagine Gialle alla voce «Analisi
chimiche»). Le caratteristiche ideali dell’acqua per
l’irrigazione sono riportate nella tabella qui sopra.
In ogni caso l’acqua per l’irrigazione con piccoli
irrigatori o a goccia richiede una buona filtrazione: filtri a
sabbia e a rete per acque superficiali, filtri centrifughi per
acque di pozzo (vedi pag. 21).
Quando non sono disponibili acque di superficie si deve
ricorrere al prelievo di acque sotterranee tramite la
perforazione di pozzi; questi si possono distinguere in:
- pozzi freatici, la cui acqua non è in pressione; si attinge
acqua dalla prima falda (3-10 m di profondità);
- pozzi artesiani, profondi 60-100 m, da cui l’acqua esce fino
alla superficie;
- pozzi semiartesiani, uguali ai precedenti con la differenza
che la risalita dell’acqua è parziale e si ferma sotto il
livello del terreno.
Planimetria dell’azienda presa in
esame |
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Planimetria dell’appezzamento con
indicazione dell’impianto di irrigazione realizzato
supponendo di prelevare l’acqua dal canale che scorre
lungo un lato della proprietà tramite una pompa elettrica
(P). Una tubazione di adduzione porta l’acqua
alle varie zone da irrigare; l’erogazione dell’acqua
è comandata da elettrovalvole (O). I dettagli
dell’impianto di irrigazione delle differenti parti
(giardino, terrazzo, orto, campo, frutteto e vigneto) sono
presi in esame negli specifici articoli delle pagine
seguenti |
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